La bonifica dei siti inquinati consiste nell’eliminazione o
della riduzione consistente delle sorgenti contaminanti, nel trattamento o rimozione degli elementi contaminati e nel ripristino dell’area, fino alla sua restituzione alla collettività. Laddove le attività umane abbiano causato gravi alterazioni all’ambiente, le bonifiche dei siti inquinati sono necessarie per proteggere la salute delle persone e per preservare la natura circostante. Suolo, sottosuolo e acqua sotterranee vanno bonificate dagli agenti contaminanti solo da soggetti, come Noldem, in possesso dell’iscrizione all’albo dei gestori ambientali.
Dopo aver definito il modello concettuale del sito e aver
stimato le condizioni di diffusione della contaminazione,
viene predisposto il piano di caratterizzazione e organizzato il campionamento e l’analisi del suolo, del sottosuolo e della falda. In base ai risultati dell’analisi del rischio, si stabilisce se il sito presenta concentrazioni di contaminanti superiore alle CSR. In caso affermativo viene redatto il progetto operativo di bonifica, che raccoglie interventi, tecnologie costi e tempi per effettuare la decontaminazione. Approvato il progetto dall’autorità competente, avviene la bonifica dei siti inquinati o la messa
in sicurezza permanente o di emergenza per gli interventi
di bonifica. Infine l’ente titolare del procedimento rilascia la certificazione di avvenuta bonifica, in seguito ai collaudi svolti da ARPA o APPA.